giovedì 30 agosto 2012

MONTI, NAPOLITANO E FORNERO: C… ESTIVE

Monti ci informa che le tasse in Italia sono inique, ma chi non le paga tutte è un criminale non un furbo.

Se una persona qualunque facesse un discorso del genere gli diremmo se non sia opportuno farsi vedere, essendo provabile un’aggressione di una qualche malattia senile che manda in tilt i circuiti della logica ma prima gli andrebbe ricordato che la differenza tra “democrazia” e “tirannia” è che con la prima è lecito disobbedire a leggi ingiuste, mentre con la seconda se si disobbedisce si è dei criminali.

Gli andrebbe anche detto che non sono evasori i cittadini che esercitano un loro diritto difendendosi da leggi ingiuste (come un magistrato ha già sentenziato) ma che sarebbe opportuno formulare leggi fiscali giuste ed eque e solo dopo colpire senza indulgenza.

La benzina è a € 2,00, lo spred oltre 400, i capitali sono in fuga, i turisti pure e i consumatori terrorizzati, la produzione industriale è a meno 8,2%, è recessione strutturale e il pil è in caduta libera.

Il debito pubblico cresce, come la disperazione e come i tassi sui mutui e le aziende e gli esercizi chiudono.

….e Monti vede la fine della crisi !

Però forse ha ragione: dopo la crisi c’è il coma e poi la morte, che è sempre più vicina mentre le grandi testata giornalistiche, le grandi firme , i grandi sapientoni, e i piccoli uomini della politica plaudono al carnefice.

Napolitano dal luogo delle sue meritate vacanze ci spiega che questo Governo come quello precedente hanno dovuto far ricorso indiscriminato ai decreti d’urgenza e alle continue fiducie viste le situazioni di emergenza da affrontare.

La verità non è di questo mondo !

Lui mandava lettere e moniti al Governo precedente, gli spediva indietro i provvedimenti con ogni cavillo giuridico non firmò il decreto che l’Europa pretendeva, facendo fare al precedente Governo magre figure a Bruxelles.

A Monti ha firmato tutto, anche le cose incostituzionali, senza fiatare.

Il precedente Governo aveva una maggioranza risicata, mentre il grande della finanza mondiale gode di una maggioranza parlamentare sconosciuta nella storia della Repubblica, quindi le fiducie a Monti sono un atto di arroganza e disprezzo per il Parlamento, quelle del precedente Governo, una necessità di sopravvivenza.

La Fornero, ministra mai eletta, nota per aver affermato che: ”il lavoro non è un diritto“ ci regala 300.000 esodati, 3.000.000 di disoccupati, migliaia di precari licenziati grazie alla sua riforma e ci dice : ”il Governo ha fatto la sua parte, ora tocca alle imprese investire” “non siamo su Scherzi a parte”.

Siamo nella realtà italiana dove l’aguzzino dopo averci stroncato le gambe dice “io ho fatto il mio, adesso corri”.

Consigliere di Minoranza
Giannino Pozzi





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