giovedì 22 marzo 2012

Sversamenti fognari con inquinamento ambientale a Casciago

Dall’articolo pubblicato su Varesenews in data 16 marzo u.s. ad oggetto “Fogne intasate: Opere di incivili”, apprendiamo della denuncia del Sindaco Maroni in merito ad alcuni atti dolosi, verificatisi in diverse zone del Paese, che hanno interessato la rete fognaria comunale esistente, con inquinamento delle acque superficiali.


Da quanto riportato nell’articolo, in particolare dal “virgolettato” attribuito alle affermazioni dello stesso Sindaco, è inevitabile non trarre delle divertenti e allo stesso tempo preoccupanti considerazioni.

Il Sindaco Maroni e l’attuale Amministrazione Comunale di Casciago meritano, con questa “suggestiva” denuncia, di ricevere il famoso premio televisivo “Il Tapiro d’Oro”, auspichiamo a breve la consegna da parte del mitico “Staffelli”.

Dichiara il Sindaco “ ho allertato i Carabinieri che hanno trovato materiale abbandonato, assi di legno incastrate ad arte tra i pioli della scaletta di discesa alla cameretta ispezionata, sistemati in modo tale da ostruire il flusso delle acque”.

Cittadini, ve lo immaginate ! Un anonimo e misterioso “nemico pubblico” vestito con calzamaglia nera e stivali, una mente diabolica che armata di scala, assi di legno e martello, si aggira di notte lungo le strade di Casciago e Morosolo, pronto ad infilarsi di soppiatto nelle camerette della fognatura per compiere l’indicibile reato di “ostruzione di flusso fognario a fini politici”, allo scopo di minare la credibilità dell’Amministrazione Maroni.

Quale disegno politico si nasconde dietro questi gesti dolosi di “sabotaggio fognario” ? Quale intento persecutorio è in atto nei confronti del Sindaco e dei suoi collaboratori ?

Parafrasando una famosa battuta del compianto attore comico napoletano Totò : “Signor Sindaco…ma ci faccia il piacere !!!”

L’atto doloso relativo allo scarico dei liquami della fognatura nera di via Anadiga nel torrente Tiniguzza, semplicemente non esiste…!

Il materiale rinvenuto è sicuramente costituito dal legname utilizzato a suo tempo nella costruzione in opera delle camerette di ispezione.

Si tratta certamente del legname di armatura interna delle solette gettate in opera di alcune vecchie camerette, casseforme colpevolmente non rimosse a fine lavori e che a distanza di tempo, causa il deperimento del materiale stesso, si sono staccate precipitando sul fondo delle camerette, ostruendo così il regolare deflusso dei liquami.

Per quanto riguarda invece gli altri scarichi rilevati, questi dipendono probabilmente dalla connessione tra la rete delle acque reflue e la rete delle acque piovane che spesso si verifica nelle vecchie camerette, causa la loro particolare modalità costruttiva. L’interazione tra le due reti fa si che in presenza di materiali di risulta all’interno dei condotti si producano, attraverso le tubazioni di scarico delle acque bianche, gli sversamenti denunciati.

Ulteriori riflessioni sono indotte dalle dichiarazioni del Sindaco. nell’articolo si legge “dalla scorsa estate si sono verificati sversamenti... con frequenza sempre maggiore, nonostante il monitoraggio e le manutenzioni programmate” e “queste incresciose e demenziali azioni.... hanno impegnato fino all’esasperazioni le forze del Comune”

Signor Sindaco perché non essere più precisi, perché non specificare le azioni intraprese, le risorse finanziarie ed umane messe in campo dalla Sua Amministrazione per scongiurare gli sversamenti fognari in acque superficiali?

Lo facciamo Noi! La realtà è questa: il monitoraggio consiste solo nelle segnalazioni da parte dei cittadini; le sbandierate manutenzioni programmate non sono altro che i rifacimenti, ereditati e già finanziati dalle nostre precedenti Amministrazioni, di tronchi di fognatura comunale esistente; le forze del Comune impegnate, di fatto, si sono ridotte di due unità di personale non avendo, per Vostra precisa scelta, deciso di integrare lo stradino e l’agente di polizia che hanno maturato la pensione, tra l’altro senza che ciò abbia comportato una riduzione della spesa complessiva del Comune.

La verità è che ancora una volta l’attuale Amministrazione Comunale giustifica la Sua inerzia ed i propri limiti di “Governance” del Paese, attraverso l’alibi di attribuire ad altri colpe e responsabilità per l’insufficiente gestione del Comune di Casciago,Casarico e Morosolo.

E’ sempre “colpa delle precedenti Amministrazioni”, delle loro scelte, e poi “non ci sono soldi”, “le casse del Comune sono vuote”, anche se, guarda caso, per certe nuove assunzioni e spese i soldi esistono !

Adesso siamo in presenza di una congiura politica che progetta “attentati” finalizzati a danneggiare la figura del Sindaco Maroni e l’operato della Giunta Comunale.

SIAMO AL RIDICOLO CARI CITTADINI !!!

Un’ultima considerazione è doveroso fare sull’invito rivolto ai cittadini da parte del Sindaco Maroni “da Sindaco ma anche da amante di un territorio che amo e che voglio tutelare faccio appello a tutti i cittadini perché segnalino……è dovere di tutti salvaguardare quanto ci è stato lasciato dai nostri padri, con senso civico di responsabilità reciproca”.

Condividiamo l’appello e recepiamo il suo invito Signor Sindaco, ma altrettanto è tenuto a fare Lei!

Sindaco Maroni… una volta tanto abbandoni il suo impeccabile stile “giacca e cravatta“ ed esca dal “principesco” Palazzo Comunale per una lunga passeggiata nelle campagne, nelle vallette e nei boschi di Casciago e Morosolo.

È sufficiente una sana giornata di “trekking amministrativo” per rendersi conto in che stato di sfregio ambientale e paesaggistico si trova il nostro territorio, per prendere atto degli abusi, delle discariche, della anarchia che regna sovrana nel nostro Comune.

Compete al Sindaco vigilare e garantire la legalità nel Paese, e se per i cittadini è dovere civico tutelare il nostro territorio ed ambiente, questo dovere è per Lei anche un “obbligo” morale ed etico.

Sindaco Maroni dare degli “incivili” a chi inquina, a chi persegue attentati contro il patrimonio naturale e la salute pubblica è corretto, ma da quale pulpito proviene questo “anatema”, quando colui che lo enuncia e che nel contempo amministra il Paese permette su terreni di proprietà comunale la gestione di discariche di rifiuti vegetali, l’accumulo di terra e detriti (come si evince dalle fotografie allegate), attività che, se possibili, presuppongono specifiche autorizzazioni pubbliche.

Nel merito inoltre quanta poca “chiarezza” in relazione a che titolo, a che scopo e con quali atti amministrativi siano ad oggi dati in utilizzo i terreni di proprietà comunale a Casciago Inferiore, anche perché nel bilancio del Comune non esistono entrate riconducibili all’affitto di queste aree pubbliche.

Nello spirito quindi del suo “richiamo civico” a denunciare ciò che “mette in pericolo l’ecosistema e la natura del Paese”, il Gruppo di Minoranza “Progetto Paese” segnala a Lei qui tutte queste situazioni “irregolari” presenti sul nostro territorio, oltre che agli Organi preposti e competenti, Uffici Comunali e Sovracomunali, siano essi Provincia, Parco del Campo dei Fiori o altro, affinché gli stessi, sicuramente sollecitati anche da Lei Sindaco, finalmente si attivino per salvaguardare e tutelare l’ecosistema e la natura del nostro Paese.

Sarà compito del nostro Gruppo vigilare perchè questo avvenga.

È anche attraverso la salvaguardia e la tutela del territorio ereditato dai nostri padri, questo lascito per le generazioni future, che si contraddistingue il “Governo” di un Paese, di una Comunità, ….Noi siamo la nostra storia !

Per il Gruppo di Minoranza “Progetto Paese”
I Consiglieri Comunali
Marino Brovedani Sanvido e Gianni Pozzi


martedì 20 marzo 2012

Festa del Kaki

Il kaki festeggia 12 anni: primi frutti e citazione letteraria


Festa e performance artistica davanti alla chiesa vecchia di san Giovanni alle 17.45 di venerdì 16 marzo. E Serena Dandini cita il progetto nel suo ultimo libro "Dai diamanti non nasce niente"

L’albero del cachi diventa grande. Sono passati dodici anni da quel 18 marzo 2000, quando a Casciago, davanti alla chiesa vecchia di san Giovanni, venne piantato un seme dell’albero che ha resistito all’esplosione atomica di Nagasaki: l’albero venne adottato dai bambini della scuola primaria di Morosolo, che hanno aderito al progetto del “Kaki tree project”, ideato nel 1996 dall'artista giapponese Tatsuo Miyajima grazie al lavoro del botanico Masayuki Ebinuma, il vero salvatore della piantina che oggi compie 12 anni. Sui rami sono comparsi i primi frutti e le insegnanti e l’associazione genitori della scuola primaria di Morosolo hanno deciso di organizzare un momento di festa, fissato per venerdì 16 marzo alle ore 17.45 davanti alla chiesa vecchia di S. Giovanni a Casciago: i bambini intoneranno alcuni canti, mentre la poetessa Rosa Zanotti e le sue allieve reciteranno, accompagnati dal suono di un flauto, alcuni brani sul tema dell’albero e della pace. Come sempre ci sarà anche un momento dedicato all’arte. Tutti i presenti parteciperanno ad una performance artistica ideata riflettendo insieme sui temi profondamente legati al progetto “Kaki Tree Project”: la rinascita, il “dare frutto”, la forza potente della vita contrapposta all’annientamento prodotto dalla violenza. Un segno di speranza nell’anno in cui l’albero ha dato i suoi primi veri frutti: non a caso il tema scelto per il 2012 è “Leggeri frutti carichi di parole”. I bambini hanno affidato i loro positivi messaggi di pace e di vita a palloncini arancioni che voleranno “leggeri” dopo essere stati “liberati” dal telo “pesante”, carico di negatività, che li tiene schiacciati a terra.

Ma non ci sarà solo questo. L’albero del cachi diventa grande e anche i “grandi” se ne accorgono. È il caso della nota presentatrice televisiva Serena Dandini, che nel suo libro edito da Rizzoli “Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini” ha dedicato alcune righe al progetto Kaki di Casciago (pagina 114), riportando un passaggio del discorso del dottor Ebinuma nel giorno della piantumazione: “Spero che l’albero del cachi trasmetta il messaggio del valore della pace e il prezioso significato della vita a tutti i bambini e i ragazzi del futuro. Spero che comprendiate questo messaggio e che riusciate a costruire la pace nel 21° secolo. Con sconfinati sogni di pace”. «Purtroppo i sogni del dottor Ebinuma non si sono ancora avverati – scrive la Dandini -, nonostante gli sforzi e le persone che hanno aderito con entusiasmo al progetto. Ma i simboli non sono inutili, servono per ricordare il nostro passato e aiutarci a non ripercorrere i medesimi errori. Forse non basterà una foresta di alberi per fermare la guerra, ma noi continueremo a piantarli con la stessa determinazione con cui le piante resistono alle più dure avversità».

Il brano verrà letto nel corso della festa per i 12 anni del kaki di Casciago. Al termine della manifestazione, nel cortile della sala dell’Orologio, ci sarà per tutti un aperitivo organizzato dall’associazione genitori di Morosolo.

lunedì 19 marzo 2012

FOGNE INTASATE

CASCIAGO


Fogne intasate: "Opera di incivili"

Da mesi si susseguono atti dolosi in vari punti del paese. Il sindaco Maroni denuncia: "Tutti i cittadini devono vigilare per fermare questi sconsiderati"



Sversamenti fognari a Casciago. Non si tratta di fenomeni naturali, ma di qualche incivile che si è "divertito" negli ultimi mesi ad intasare tombini e canali di scolo. Lo denuncia il primo cittadino di Casciago Beniamino Maroni, che è stato costretto a contattare i carabinieri per cercare di risalire ai responsabili: «Dalla scorsa estate si sono verificati svernamenti fognari in varie zone del paese - spiega Maroni -: nei torrenti Coetta, San Lorenzo, Valle Luna e Tinella con frequenza sempre maggiore, nonostante il monitoraggio e le manutenzioni programmate. Lo scorso 2 marzo, dopo la segnalazione di un cittadino, i tecnici comunali hanno riscontrato un'ostruzione alla condotta fognaria comunale che passa in via Anadiga: si è trattato di un atto doloso, ci sono pochi dubbi. Ho allertato i carabinieri che hanno fatto un sopralluogo e hanno trovato materiale abbandonato, assi di legno incastrate ad arte tra i pioli della scaletta di discesa alla cameretta ispezionata, sistemati in modo tale da ostruire il flusso delle acque». Acque che in effetti si sono riversate prima sulla sede stradale, poi nell'adiacente torrente Tiniguzza, affluente del torrente Tinella, da dove poi sono finite nel lago di Varese. Stessa cosa è successa nel Valle Luna, con conseguente inquinamento ambientale (moria di flora e fauna) riscontrato dalle Guardie Ecologiche di Varese. Il Comune di Casciago ha provveduto alla rimozione del materiale ricorrendo a ditte specializzate che hanno permesso il ripristino del regolare flusso e lavaggio della rete fognaria e della sede stradale stessa: «Questa incresciosa e demenziale azione messa in atto da soggetti sconsiderati hanno impegnato fino all'esasperazione le forze del Comune - spiega Maroni -. Non è solo un'opera di danneggiamento della mia figura e dei miei collaboratori, ma mette in pericolo anche l'ecosistema e la natura del paese. Stiamo monitorando la situazione in collaborazione con le forze dell'ordine, anche in funzione del sospetto che gli ultimi svernamenti nel Torrente Valle Luna siano da ricondurre allo scarico di autobotti nella tombinatura che si allaccia al Collettore Consortile. Da sindaco ma anche da amante di un territorio che amo e che voglio tutelare, faccio appello a tutti i cittadini perché segnalino ogni atteggiamento sospetto, ricordando che è dovere di tutti salvaguardare quanto ci è stato lasciato dai nostri padri, con senso civico di responsabilità reciproca».

16/03/2012

redazione@varesenews.it