martedì 20 marzo 2012

Festa del Kaki

Il kaki festeggia 12 anni: primi frutti e citazione letteraria


Festa e performance artistica davanti alla chiesa vecchia di san Giovanni alle 17.45 di venerdì 16 marzo. E Serena Dandini cita il progetto nel suo ultimo libro "Dai diamanti non nasce niente"

L’albero del cachi diventa grande. Sono passati dodici anni da quel 18 marzo 2000, quando a Casciago, davanti alla chiesa vecchia di san Giovanni, venne piantato un seme dell’albero che ha resistito all’esplosione atomica di Nagasaki: l’albero venne adottato dai bambini della scuola primaria di Morosolo, che hanno aderito al progetto del “Kaki tree project”, ideato nel 1996 dall'artista giapponese Tatsuo Miyajima grazie al lavoro del botanico Masayuki Ebinuma, il vero salvatore della piantina che oggi compie 12 anni. Sui rami sono comparsi i primi frutti e le insegnanti e l’associazione genitori della scuola primaria di Morosolo hanno deciso di organizzare un momento di festa, fissato per venerdì 16 marzo alle ore 17.45 davanti alla chiesa vecchia di S. Giovanni a Casciago: i bambini intoneranno alcuni canti, mentre la poetessa Rosa Zanotti e le sue allieve reciteranno, accompagnati dal suono di un flauto, alcuni brani sul tema dell’albero e della pace. Come sempre ci sarà anche un momento dedicato all’arte. Tutti i presenti parteciperanno ad una performance artistica ideata riflettendo insieme sui temi profondamente legati al progetto “Kaki Tree Project”: la rinascita, il “dare frutto”, la forza potente della vita contrapposta all’annientamento prodotto dalla violenza. Un segno di speranza nell’anno in cui l’albero ha dato i suoi primi veri frutti: non a caso il tema scelto per il 2012 è “Leggeri frutti carichi di parole”. I bambini hanno affidato i loro positivi messaggi di pace e di vita a palloncini arancioni che voleranno “leggeri” dopo essere stati “liberati” dal telo “pesante”, carico di negatività, che li tiene schiacciati a terra.

Ma non ci sarà solo questo. L’albero del cachi diventa grande e anche i “grandi” se ne accorgono. È il caso della nota presentatrice televisiva Serena Dandini, che nel suo libro edito da Rizzoli “Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini” ha dedicato alcune righe al progetto Kaki di Casciago (pagina 114), riportando un passaggio del discorso del dottor Ebinuma nel giorno della piantumazione: “Spero che l’albero del cachi trasmetta il messaggio del valore della pace e il prezioso significato della vita a tutti i bambini e i ragazzi del futuro. Spero che comprendiate questo messaggio e che riusciate a costruire la pace nel 21° secolo. Con sconfinati sogni di pace”. «Purtroppo i sogni del dottor Ebinuma non si sono ancora avverati – scrive la Dandini -, nonostante gli sforzi e le persone che hanno aderito con entusiasmo al progetto. Ma i simboli non sono inutili, servono per ricordare il nostro passato e aiutarci a non ripercorrere i medesimi errori. Forse non basterà una foresta di alberi per fermare la guerra, ma noi continueremo a piantarli con la stessa determinazione con cui le piante resistono alle più dure avversità».

Il brano verrà letto nel corso della festa per i 12 anni del kaki di Casciago. Al termine della manifestazione, nel cortile della sala dell’Orologio, ci sarà per tutti un aperitivo organizzato dall’associazione genitori di Morosolo.

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